Orecchio umanoIn base alla sede in cui è localizzato il danno l’ipoacusia viene classificata in:
 

 

  • Trasmissiva
  • Neurosensoriale
  • Mista
  • Centrale

 

 


Ipoacusia Trasmissiva

In questo caso il  danno è localizzato nell’orecchio esterno o in quello medio, ossia in quella parte dell’orecchio deputata alla trasmissione meccanica del suono.
Le cause sono:

  • Malformazioni congenite dell’orecchio, che consistono nella mancanza o nella malformazione del padiglione auricolare (aplasia o ipoplasia) cui spesso si associa un’assenza o un’occlusione del condotto uditivo esterno (atresia) e/o un mancato sviluppo parziale o totale della cassa timpanica e degli ossicini (aplasia). 
  • Infezioni dell’orecchio esterno
  • Perforazione timpanica, può avere varie origini  traumatica, conseguente ad un’infezione dell’orecchio medio, iatrogena (a seguito di interveti chirurgici o manovre di pulizia sull’orecchio).
  • Otite, processo infiammatorio dell’orecchio medio.
  • Ototubarite, disfunzione della tuba di Eustacchio.
  • Timpanosclerosi, spesso causato da ripetuti episodi di otite acuta dell’infanzia, che determinano esiti cicatriziali, retrazioni, aderenze. Caratteristica è la presenza di placche calcaree della mucosa o della cassa e/o della membrana timpanica che compromettono la funzione della struttura vibratoria.
  • Otosclerosi, malattia che genera una crescita anomala di tessuto osseo e spugnoso tale da impedire la trasmissione del suono.
  • Discontinuità della catena ossiculare, frattura o lussazione degli ossicini.
  • Colesteatoma, o meglio l’otite media cronica colesteatomatosa è una malattia caratterizzata da un accumulo di pelle all’interno dell’orecchio medio. La forma più frequente è quella di una ciste che cresce molto lentamente distruggendo progressivamente le strutture dell’orecchio medio. Può avere varie origini congenite o secondarie.


Ipoacusia neurosensoriale
Il danno è localizzato nell’orecchio interno, che diventa incapace di trasformare le vibrazioni sonore in impulsi nervosi. Questo tipo di ipoacusie vengono suddivise ulteriormente in cocleare e retrococleare.

Le cause sono:

  • Presbiacusia: perdita uditiva conseguente all’invecchiamento generalizzato del sistema uditivo ma in particolare delle cellule cigliate della coclea, essa è generalmente bilaterale ed interessa in un primo momento le frequenze acute, giungendo solo in un secondo momento ad interessare quelle medie e basse.
  • Ipoacusia da trauma acustico: le cellule cigliate possono venire danneggiate dalla prolungata e ripetuta esposizione a livelli sonori di elevata intensità.
  • Ipoacusia da farmaci ototossici:alcuni farmaci possono danneggiare le cellule cigliate.
  • Ipoacusia da virus di varia natura: che vanno a danneggiare le cellule cigliate ed il nervo acustico (parotite epidemica, rosolia, meningite).
  • Sindrome di Ménière: malattia in cui oltre alla perdita uditiva si hanno vertigini, sensazione di orecchio chiuso ed acufeni.
  • Ipoacusia improvvisa: spesso dovute a cause sconosciute (è molto importante intervenire subito!).
  •  Neurinoma dell’acustico: neoplasia benigna del nervo acustico che con la sua cresctia determina una progressiva sofferenza del nervo acustico.

Ipoacusia congenita (dalla nascita) che vengono suddivise in:

A) Ereditarie (malformaz. genetiche)

  • Prenatali
    • Infettive 
      • Parassitarie: sifilide, toxoplasmosi
      • Microbiche
      • Virali: rosolia, morbillo, citomegalovirus
    • Tossiche
      • Esogene: antibiotici, alcool, fumo
      • Endogene: alterazione del metabolismo glucidico, insufficienza renale

B) Acquisite

  • Perinatali 
    • Ittero 
    • Ipossia
  • Postnatali
    • Infettive: Meningoencefalite, Parotite epidemica, Morbillo
      Herpes zoster, Virus influenzali
    • Traumatiche
    • Tossiche (antibiotici)


Ipoacusia mista

Come dice il nome stesso, l’ipoacusia mista presenta aspetti sia dell’ipoacusia trasmissiva che neurosensoriale.
Le principali cause sono:

 

  • Malformazioni congenite dell’orecchio che coinvolgono le tre parti dell’orecchio esterno, medio, interno.
  • Otosclerosi: il processo infiammatorio coinvolge sia l’orecchio medio che la coclea.
  • Otiti croniche: l’infezione si estende oltre l’orecchio medio e va ad interessare il labirinto


Ipoacusia centrale
Il centro dell’udito è situato nel cervello. A volte, i suoni inviati dall’orecchio, pur raggiungendo questo organo non vengono correttamente interpretati. Si parla allora di sordità centrale. In questo caso il compito dell’audiologo è limitato e deve essere opportunamente integrato dagli esami neurologici e psicologici.

Le principali cause sono:

 

  • Malattie da demielinizzazione delle vie nervose.
  • Malformazioni o mancanza dei centri uditivi dal tronco encefalico al cervello.

 

Gradi e livelli di sordità

Per sordità si intende una condizione patologica caratterizzata da una perdita totale o parziale dell’udito. Il termine medico usato usualmente per indicare questo tipo di patologia è IPOACUSIA (diminuzione della capacità uditiva).
 
Gradi di sordità.
Le ipoacusie vengono suddivise in più classi: lieve, moderata, severa e profonda. Ogni grado di sordità presenta diversi problemi da affrontare e necessita di un trattamento e di una tecnologia specifica

Grado di perdita 
uditiva 
Livello in dB(decibell) del deficit acustico Possibili problemi adulto Possibili problemi bambino
Normacusico 0-15  Nessuno  
nessuna compromissione a livello linguistico
Lieve 16-25 Una persona che ha questo tipo di perdita può avere una minima difficoltà di ascolto in un ambiente rumoroso o di parole sussurrate. Possono presentarsi difficoltà nella percezione di alcune consonanti e può essere richiesto, a seconda dei casi, un intervento protesico-logopedico o chirurgico per la risoluzione delle patologie dell'orecchio medio.
Media 26-40 Una persona che ha questo tipo di perdita può avere una minima difficoltà di ascolto in un ambiente rumoroso o di parole sussurrate. Vengono percepiti correttamente solo alcuni fonemi ad una intensità elevata ed è presente un ritardo di acquisizione fonemica e di linguaggio; in questo caso un intervento protesico-logopedico o chirurgico per la risoluzione delle patologie dell'orecchio è necessario.
Moderata 41-65 Una persona che ha questo tipo di perdita ha difficoltà in una normale conversazione senza l'aiuto di un'amplificazione. Non viene percepita la maggior parte dei suoni linguistici a livello di conversazione e sono presenti ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l'aggiunta in alcuni casi di un supporto educativo nella scuola.
Severa 66-95 Una persona che ha questo tipo di perdita avrà difficoltà considerevoli non solo
nell'udire una conversazione ma anche i rumori ambientali senza l'aiuto
di un'amplificazione.
Non viene percepito alcun suono linguistico a livello di conversazione e sono presenti gravi problemi di acquisizione fonologica, ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l'obbligo di un supporto educativo nella scuola.
Profonda > 96 Una persona con questo tipo di perdita trarrà uno, scarso beneficio dal solo input uditivo e si aiuterà attraverso soprattutto la vista (labio-lettura) e gli altri sensi. Non viene percepito alcun suono linguistico e ambientale, sono presenti gravi problemi di acquisizione fonologica, ritardi di linguaggio e di apprendimento; gli interventi riabilitativi sono analoghi ai precedenti con l'obbligo di un supporto educativo nella
scuola.


E' bene chiarire come l'epoca d'insorgenza della sordità abbia però diversi effetti sullo sviluppo comunicativo nel bambino affetto da ipoacusia neurosensoriale. A tale riguardo in ambito audiologico viene comunemente usata la suddivisione in due categorie:
preverbale e postverbale, anche se all'interno di ciascuna di esse esistono significative differenze.

Per sordità "preverbale" intendiamo due tipi di ipoacusia:

  • ipoacusia insorta prima dell'inizio del processo di acquisizione del linguaggio che viene comunemente fissato intorno all'anno di età, momento in cui il canale uditivo diventa l'organizzatore principale dello sviluppo linguistico;
  • ipoacusia insorta tra il primo ed il terzo anno di età, epoca in cui il bambino dovrebbe aver raggiunto la struttura sintattico-grammaticale minima propria del linguaggio dell'adulto.


L'età del soggetto al momento d'insorgenza dell'ipoacusia costituisce uno dei fattori predittivi, unitamente alle abilità cognitive e linguistiche possedute dal bambino, del possibile utilizzo del canale uditivo con le conseguenti ripercussioni sull'organizzazione centrale. L'insorgenza di una sordità profonda in epoca preverbale in un bambino in cui lo sviluppo comunicativo è già iniziato può facilitare l'adattamento alle protesi acustiche ed all'eventuale impianto cocleare, oltre che i successivi apprendimenti linguistici.

Nelle sordità "postverbali" in epoca infantile distinguiamo:

  • le ipoacusie insorte nella prima infanzia, dai tre ai sette anni, periodo in cui le abilità comunicativo-linguistiche anche se acquisite non sono ancora del tutto consolidate;
  • le ipoacusie insorte nella seconda infanzia, dai sette ai diciotto anni, periodo in cui il
    linguaggio verbale è già consolidato.

Nel primo caso l'insorgenza di una sordità severa o profonda provoca il più delle volte una rapida regressione delle abilità linguistiche, mentre nel secondo caso si assiste a quadri diversi per lo più legati allo sviluppo psicointellettivo del soggetto.

 

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