Definizione e struttura

Impianto cocleare Processore

L' impianto cocleare, vero e propri organo artificiale, è un dispositivo elettronico composto da una parte interna, impiantata nell'orecchio, e da una parte esterna. Si  sostituisce fisiologicamente alla coclea, ormai funzionalmente insufficiente  mediane segnali elettrici, stimola direttamente le fibre del nervo acustico. La parte esterna comprende il microfono (assomiglia visivamente ad una protesi acustica retro-auricolare) che capta i suoni e li invia all'elaboratore dei suoni o processore (vero e proprio computer ) che, selezionando le componenti più utili del messaggio sonoro, lo trasforma in un codice sonoro elettronico e lo invia al trasmettitore esterno. Questo è un dispositivo che aderisce alla cute mediante un magnete e, per via transcutanea, invia i segnali elettronici alla parte interna dell'impianto e, precisamente, al ricevitore stimolatore che è stato impiantato in una nicchia ossea appositamente preparata durante l'intervento.

 

 

 

Impianto cocleare Parte impiantabileIl ricevitore stimolatore contiene un circuito integrato che converte i codici in speciali impulsi elettrici e li invia agli elettrodi. Questi ultimi sono disposti a schiera in un cavo elettrodico di silicone. Che viene posizionate all'interno della coclea durante l’intervento chirurgico. In questa sede  invia i segnali elettrici stimolando direttamente le fibre del nervo che a loro volta conducono, attraverso le vie uditive, i messaggi al sistema nervoso centrale. 
Il cervello riceve gli impulsi e li decodifica procurando la capacità di intendere i messaggi verbali.

  

 

Indicazioni
L'I.C. è indicato in tutti quei soggetti che non possono trarre beneficio dalla protesizzazione acustica tradizionale e presentano una sordità profonda bilaterale ( livelli uditivi oltre i 90 db dai 500 ai 2000 Hz) o una sordità totale. Il candidato ideale è il soggetto sordo postverbale. E' necessario infatti che l'individuo abbia acquisito il linguaggio e ne conservi la memoria ( memoria uditiva ). 
Per quanto riguarda i bambini, possono essere impiantati soggetti preverbali o periverbali purchè l'impianto venga eseguito il più precocemente possibile e comunque non oltre il" periodo critico" (da 0 a 3 anni) nel quale può essere imparato il linguaggio.

 

Selezione 
L’approccio alla selezione e alla esecuzione dell’impianto cocleare deve essere il risultato del lavoro coordinato di un team multidisciplinare. Le figure previste sono il chirurgo, l’audiologo, il logopedista, lo psicologo, l’esperto del fitting (mappaggio) dell’I.C. e altre eventualmente necessarie per la valutazione di casi particolari. 
Il protocollo per la selezione e la valutazione dei soggetti adulti da candidare all'I.C. è diviso in 6 parti: anamnesi, valutazione audiologica, studio Rxgrafico della coclea, studio psicologico. Valutazione logopedica generale.

 

Chirurgia
L'intervento prevede una ampia incisione cutanea in sede retro auricolare rettilinea, a S rovesciata, a C o ad U invertita. Più profondamente si incide un lembo muscolo periosteo che viene scollato dal sottostante strato oseeo dell'osso temporale. Viene quindi eseguita una mastoidectomia non molto estesa e creato un accesso, attraverso la timpanotomia posteriore, verso il cavo timpanico che pertanto entra in comunicazione con la cavità mastoidea. Sulla squama temporale viene quindi creato  l'alloggiamento circolare per il ricevitore stimolatore e da questo si fa partire un solco osseo che termina nella mastoidectomia e serve per il posizionamento del cavo elettrodico. Quindi viene preparata la finestra rotonda per l'introduzione del cavo multielettrodo. Quindi viene eseguita la cocleostomia che può essere fenestrate (attraverso la finestra rotonda) o promontoriale (sul promontorio, antero-inferiormente alla finestra rotonda). Eseguita la cocleostomia si procede alla introduzione introduzione del cavo multielettrodo nella rampa timpanica della coclea. Si procede quindi al fissaggio dell'impianto (cavo e ricevitore stimolatore) nei rispettivi alloggiamenti. Prima della chiusura della ferita chirurgica si eseguono i tests elettrofisiologici (telemetria, NRT, riflesso stapediale, EABR)
Il decorso post operatorio non comporta problemi particolari e dura circa 3-4 giorni. 
A un mese dall'intervento si procede all'attivazione dell'impianto e all'esecuzione del primo mappaggio.

 

Mappaggio e riabilitazione post-impianto
La prima procedura consiste nella regolazione dell'impianto. In pratica viene elaborata, attraverso l'analisi di un computer, la strategia di stimolazione degli elettrodi e stabilito per ciascuno di essi il livello massimo e minimo di sensazione sonora. Si esegue quindi un bilanciamento della sensazione sonora fra i vari elettrodi. Il paziente viene quindi invitato a utilizzare l'impianto e a seguire il programma riabilitativo. La riabilitazione nel sordo post verbale prevede un percorso che attraverso diverse modalità di stimolazione sonora (suoni e rumori ambientali, suoni strumentali e suoni verbali) fa progredire il paziente attraverso fasi successive di comprensione.

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