Laringoscopia indiretta, laringoscopia con fibre ottiche, fibrolaringoscopia, rinoscopia, rinolaringofibroscopia, llaringoscopia e altra tracheoscopia, aringoscopia in sospensione, rinoscopio, laringoscopio, flessibile, rigido, ottica, ottiche, rino, laringo, fibro, scopia. Cagliari.
La laringoscopia e la rinoscopia sono esami di fondamentale importanza per lo studio delle principali patologie della laringe (disfonie ecc.), del faringe (ipertrofia adenoidea, russamento o roncopatia, disfagia) e per lo studio dei disturbi ostruttivi nasali (rinosinusite, ostruzione nasale di altra natura). La RINO-LARINGOFIBROSCOPIA a FIBRE OTTICHE consente la visione ingrandita su monitor facilitando la diagnosi precoce di importanti patologie. La diagnosi della malattia negli stadi iniziali permette maggiori possibilità di guarigione e anche scelte terapeutiche che rendono possibile la conservazione delle strutture anatomiche e, conseguentemente, delle sue funzioni (esempio della laringe in caso di tumori).
Quando il paziente riferisce sintomi che inducono a pensare ad una patologia laringea il medico specialista otorinolaringoiatra avrà bisogno di vedere la laringe.
La laringe può essere visualizzata con vari tecniche:
- Laringoscopia indiretta: la visualizzazione della laringe avviene utilizzando uno specchietto con manico curvo introdotto attraverso la bocca del paziente. È un esame pratico, rapido, poco costoso ma non sempre eseguibile nelle condizioni migliori perchè induce importanti riflessi del vomito e quindi necessita di molta collaborazione da parte del paziente. Quando ben eseguito consente di visualizzare una discreta immagine della laringe e delle eventuali patologie presenti. Permette di valutare come si muovono le corde vocali sia in fonazione, ossia mentre si pronunciano 'e' o ‘i', sia durante la respirazione.
- Laringoscopia con fibre ottiche: Chiamata anche rino-laringo fibroscopia, fibroscopia laringea, laringoscopia a fibre ottiche o laringoscopia e altra tracheoscopia (manuale ICD9CM). L'esame, oltre che la laringe, consente di visualizzare anche il naso e la faringe. Si esegue introducendo la porzione più sottile di uno strumento chiamato fibroscopio attraverso una delle narici del paziente fino a raggiungere l'ipofaringe (ovvero la zona subito dietro la lingua. Passando dal naso e non dalla bocca il paziente non avrà riflessi del vomito e quindi l'esame potrà essere protratto per tutto il tempo necessario a visualizzare bene le strutture anatomiche e a valutarne la funzione. Inoltre riesce ad individuare lesioni anche piccole e permette di eseguire biopsie (piccoli prelievi di tessuto). In mani esperte risulta completamente indolore e meglio tollerato rispetto alla semplice esplorazione della funzione laringea tramite specchietto (manovra che spesso, al contrario di quanto accade con la fibroscopia, determina il riflesso del vomito). La procedura viene eseguita senza alcun problema anche su bambini molto piccoli utilizzando strumenti pediatrici di minori dimensioni. È un esame ben tollerato dal paziente, indolore, non necessita di alcun tipo di anestesia ma soltanto di un po' di collaborazione da parte del paziente. La rinolaringoscopia a fibre ottiche permette a livello del naso di visualizzare perfettamente le strutture nasali, lo sbocco dei seni paranasali risultando spesso fondamentale per la diagnosi di sinusite e di tutte le altre patologie ostruttive nasali. A livello faringo-laringeo permette di visualizzare in tempo reale faringe e laringe sia nella loro morfologia che nella loro funzione evidenziando le eventuali patologie del distretto. L'esame permette di valutare la motilità cordale mentre il soggetto emette la voce in modo naturale, senza dover tendere la lingua in avanti come accade nella laringoscopia indiretta con lo specchietto. Lo studio del movimento delle corde vocali è fondamentale per decidere di intraprendere un trattamento logopedico correttivo delle disfonie sia nelle forme di "disfonia da abuso vocale" che nelle forme di "disfonia organica".
- Laringoscopia in sospensione: si esegue in ambito ospedaliero e richiedere l'anestesia generale e, pertanto, il ricovero del paziente. Permette di individuare lesioni ancora più piccole e di intervenire chirurgicamente. Viene utilizzato per la diagnosi definitiva, indispensabile nei casi non completamente risolti dall'uso delle fibre ottiche.